fbpx
Spedizione gratuita da € 89 + iva
west rose logo
Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile: Diamo un futuro ai nostri bambini
giornata-mondiale-contro-il-lavoro-minorile

Date

Cari amici di West Rose, oggi tratteremo un tema per noi molto importante con lo scopo di sollevare la voce e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla triste realtà del lavoro minorile. Ogni anno, il 12 giugno, celebriamo la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile per mettere in luce questa problematica e promuovere azioni concrete per porvi fine. È fondamentale comprendere l’impatto negativo che il lavoro minorile ha sulla vita dei bambini, la loro educazione e il loro futuro. Insieme, possiamo creare un mondo migliore per tutti.

Il 12 giugno si celebra la Giornata mondiale contro il lavoro minorile che quest’anno si focalizza sulla protezione sociale universale come strumento per porre fine al lavoro minorile nel mondo. La Giornata ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità e urgenza di adottare misure per porre fine alle forme inaccettabili di sfruttamento di bambini e adolescenti nel mondo del lavoro.

Un fenomeno in aumento – Giornata contro il lavoro minorile

L’appello giunge in un momento critico dato che il lavoro minorile è tornato a crescere negli ultimi anni. Poco prima dell’inizio della pandemia erano 160 milioni di bambini e adolescenti nel mondo (uno su dieci del totale della popolazione mondiale dei minori) che lavoravano piuttosto che andare a scuola. La crisi economica generata dalla pandemia, i conflitti e le altre catastrofi umanitarie espongono un numero maggiore di bambini e adolescenti al rischio di sfruttamento lavorativo. Il lavoro minorile continua ad essere un fenomeno di portata globale e tutti i paesi ne sono colpiti, sia direttamente che attraverso i canali del commercio mondiale e delle filiere globali di fornitura.

Anche l’Italia non è esente da sacche di sfruttamento del lavoro minorile. Le rilevazioni di EUROSTAT evidenziano che in Italia nel 2020 un minore su quattro (o il 24,9 per cento) era a rischio di povertà e esclusione sociale. Il rapporto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, pubblicato agli inizi di questo mese, indica che la dispersione scolastica degli alunni delle scuole secondarie di primo grado (età 11–14 anni) riguarda principalmente i bambini e gli adolescenti e le regioni del Sud e le isole, con la Sicilia che registra il tasso più alto. In queste regioni, il rapporto segnala un’apparente correlazione tra abbandono scolastico e lavoro minorile che riguarda in particolare i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 15 anni.

La triste realtà: una violazione dei diritti fondamentali

Il lavoro minorile rappresenta una violazione dei diritti fondamentali dei bambini. Migliaia di bambini in tutto il mondo sono costretti a lavorare in condizioni pericolose, privati della loro infanzia e dell’opportunità di ottenere un’istruzione. Sono costretti a lavorare in campi agricoli, fabbriche, miniere e altri settori per sostenere le loro famiglie o a causa di traffico e sfruttamento. Questi bambini sono privati della gioia del gioco, dell’apprendimento e di un ambiente sicuro in cui crescere.

Lavoro minorile, effetti a lungo termine

Il lavoro minorile ha conseguenze devastanti sul futuro dei bambini. Essi sono privati della possibilità di sviluppare le proprie capacità, di acquisire competenze e di realizzare il loro pieno potenziale. L’istruzione è un diritto fondamentale di ogni bambino, ma il lavoro minorile impedisce loro di accedere a questa opportunità. Senza un’istruzione adeguata, questi bambini sono destinati a rimanere intrappolati in un ciclo di povertà e sottosviluppo.

E’ una responsabilità collettiva

La lotta contro il lavoro minorile è una responsabilità che coinvolge tutti noi. Governi, organizzazioni internazionali, aziende e cittadini devono lavorare insieme per porre fine a questa piaga. I governi devono adottare leggi e politiche che proteggano i diritti dei bambini e garantiscano che l’istruzione sia accessibile a tutti. Le aziende devono assumersi la responsabilità di verificare le loro catene di approvvigionamento e assicurarsi che non vi siano forme di sfruttamento minorile.

Le azioni concrete per contrastare lo sfruttamento minorile

Ma cosa possiamo fare noi come individui per combattere il lavoro minorile? Innanzitutto, possiamo informarci e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica. Dobbiamo cercare di acquistare prodotti che abbiano certificazioni di non impiego di lavoro minorile. Possiamo sostenere organizzazioni e associazioni che si dedicano alla protezione dei diritti dei bambini e alla loro istruzione. Oltre a ciò, è importante coinvolgere attivamente i nostri governi locali e nazionali per richiedere politiche più rigorose e un’impostazione più ferma nei confronti del lavoro minorile.

Leggi anche

L’importanza della sostenibilità e della responsabilità ambientale >>>

Camici medici, i 7 consigli per scegliere quello perfetto >>>

Altri
articoli